L’anno scorso CollectA ha variato molto nella scelta dei suoi modellini, da vari dinosauri descritti di recente a due grandi rettili marini, fino ad arrivare ad Anomalocaris, uno degli invertebrati estinti più famosi di sempre.
Ma il modellino più inaspettato e che mi ha fatto più piacere vedere è stato quello di Koolasuchus cleelandi, uno degli anfibi estinti più grandi che siano mai esistiti, nonché tra i più famosi.
Sono abbastanza sicuro che la maggior parte della gente che conosce Koolasuchus lo deve grazie alla sua apparizione nel quinto episodio dell’iconico documentario Walking with Dinosaurs, intitolato Gli spiriti della foresta.
Qui viene rappresentato come l’ultimo membro di un gruppo che un tempo era molto più diffuso nel mondo, che caccia in maniera simile a un coccodrillo, muovendosi a stento sulla terraferma tendendo un’imboscata a un esemplare di Leaellynasaura nelle acque basse di un fiume.
Koolasuchus è stato descritto nel 1997, e come tanti altri animali preistorici famosi, è conosciuto solo da pochi resti come vari frammenti della mandibola, delle costole e delle vertebre.
Per quanto riguarda la paleoarte, ci si basa soprattutto su Siderops, un suo stretto parente anch’esso di grandi dimensioni e conosciuto da un solo esemplare molto completo.
Le dimensioni di Koolasuchus sono state stimate per molto tempo sui 5 metri, anche se studi più recenti lo hanno accorciato un po’, con una lunghezza stimata tra i 3 e i 3.5 metri.
Koolasuchus faceva parte dei Temnospondili, un enorme ordine di anfibi dalle forme e dimensioni più disparate, che dominò i corsi d’acqua dolce di tutto il mondo dalla metà del Carbonifero fino alla fine del Triassico. Purtroppo l’estinzione di massa alla fine del periodo fu un duro colpo per loro, e come se non bastasse, già dalla metà del Triassico i temnospondili iniziarono a convivere e competere con rettili dallo stile di vita semi acquatica, come i Phytosauri. All’inizio del Giurassico, quei pochi temnospondili rimasti erano confinati soprattutto in alcune zone dell’antico super continente Gondwana dove il clima era più freddo, dove animali come Phytosauri o lontani parenti dei coccodrilli non sarebbero stati a suo agio. Tra le ultime famiglie c’era quella dei Chigutisauridi, che includeva alcuni degli ultimi anfibi giganti, tra cui i già citati Siderops, vissuto nel Giurassico Inferiore (circa 176 milioni di anni fa), e Koolasuchus, vissuto nel Cretacico Inferiore (circa 120 milioni di anni fa).
Ma come cacciava veramente? Era davvero una sorta di coccodrillone in versione anfibia? Mi spiace deludervi (forse), ma è probabile di no. Vista la sua enorme testa e le sue piccole e corte zampe, è più probabile che un animale del genere passasse la maggior parte del suo tempo sul fondale di fiumi e laghi, spostandosi lentamente oppure rimanendo in attesa di una qualunque preda abbastanza sfortunata da avvicinarsi alle sue fauci piene di denti acuminati. Il suo stile di vita doveva essere quindi più simile a quello delle odierne salamandre giganti della famiglia Criptobranchidae.
Piccolo fun fact: grazie a una votazione pubblica, nel 2020 Koolasuchus è diventato il fossile simbolo dello stato di Victoria, titolo secondo me più che meritato.
Il modellino della CollectA
E ora passiamo al modello.
Il Koolasuchus CollectA fa parte della linea Deluxe ed è quindi in scala 1:20, con una lunghezza di centimetri. A parer mio questa dimensione è perfetta per questo animale, né troppo grande né troppo piccola. Per quanto riguarda la colorazione verde scuro con qualche piccola macchia verde chiaro, la ritengo una buona scelta, dopotutto non ci sono molti altri colori che si possano usare con un grosso predatore acquatico se non qualche tipo di marrone.
Da notare la colorazione sul ventre, classico esempio di countershading
La posa nonostante sia molto standard, da quasi l’impressione che l’animale si stia lentamente spostando sul fondale di un corso d’acqua.
tralasciando alcuni sbavi di vernice che possono comunque capitare, i denti sono ben fatti, e vista la scelta di fare la bocca aperta si possono notare quelli che stavano più interni, un tratto particolare di questo ordine di anfibi.
Koolasuchus e i paleo media
Oltre alla sua apparizione in Walking with Dinosaurs, Koolasuchus è comparso anche in altre produzioni in altre produzioni famose ma anche alcune di nicchia, sia sul grande che sul piccolo schermo, come il film della Disney “Dinosauri”
Altra apparizione importante è stata nella quarta stagione di Primeval (quella che si svolge sulle rive del Loch Ness con quell’anfibio gigante lunghissimo). Nonostante sul web viene spesso detto che sarebbe un Labirintodonte non specificato, ho scoperto grazie a un utente di Twitter di noeme Riamus, che in realtà è un Koolasuchus.
Altra apparizione degna di nota, nonché la prima, è quella nel documentario in stop motion del 1995 chiamato Once Upon Australia.
Koolasuchus e il modellismo
Per quanto riguarda i modellini, nonostante la sua fama, Koolasuchus non ne molti, e oltre al Collecta esistono anche quelli della Rheic in scala 1:35, quello di Paleo Creatures e quello della marca Chinasaurs Reborn 09.
E in conclusione, giusto per non far mancare nulla, Koolasuchus è stato anche inserito in vari giochi a tema Jurassic: Jurassic Park Builer, Jurassic World: The game e Jurassic World Alive, dove esistono addirittura due versioni.