Intervista a Wild Past

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IT: Wild past è una compagnia tedesca che ha sorpreso tutti con il suo adorabile Protoceratops 1:35 e ha recentemente mostrato progetti futuri, fra i quali compare un dinosauro italiano… Parliamo di questo e altro nell’intervista fatta al responsabile Stefan Klein.

MATTYONYX: Ciao Stefan, benvenuto su Paleo-Nerd! Prima di tutto, potresti presentare te stesso e la tua azienda ai nostri Fan?

STEFAN KLEIN: Ciao Mattyonyx e ciao Paleo-Nerd Community,

Prima di tutto, devo dire che sono molto onorato che tu ti stia prendendo il tempo per conoscere meglio me e Wild Past.

Mi chiamo Stefan Klein, sono un appassionato di dinosauri dalla Germania e lavoro a tempo pieno con persone disabili. La nostra nuova piccola azienda Wild Past è nata come progetto amatoriale e sta diventando sempre più professionale. Ci siamo posti l’obiettivo di realizzare dinosauri e altri animali preistorici come figure, secondo i più recenti standard scientifici. Le figure dovrebbero assumere un carattere istruttivo.

Da dove viene la tua passione per i dinosauri e quando hai iniziato a collezionarli? Ti ricordi il primo dinosauro giocattolo che hai posseduto?

Cercherò di essere breve :D. La mia passione per i dinosauri probabilmente è iniziata molto presto nella mia infanzia. Quando avevo due anni, mio nonno mi ha dato una scatola con vari “dinosauri” di plastica. In effetti, erano i draghi economici e le copie dei giocattoli Marx prodotte in Cina, che si potevano comprare ovunque negli anni ’90. Ed eccoci qui: gli anni ’90! Quando Jurassic Park uscì, avevo solo 5 anni. All’epoca i dinosauri erano ovunque, nelle riviste, nei negozi di giocattoli e in televisione. Allora come ora c’è qualcosa di misterioso in questi animali, e ho sempre trovato emozionante saperne di più su di loro. E i dinosauri sono semplicemente affascinanti: sono grandi, hanno corna, mazze, si presentano in tutte le forme e dimensioni diverse e hanno dominato la terra per milioni di anni. Devo dire di più? No, devi ammetterlo, sai esattamente cosa intendo 😉

Il tuo lavoro su DinoToyCollector.com ( archivio Online dei modelli di diverse aziende) è stato cruciale nella decisione di realizzare una propria linea di dinosauri in scala uniforme 1:35?

Non direi che Dinotoycollector.com è stato il motivo per cui ho prodotto le nostre figure. Ma nell’aggiornare il Database ho notato che ci sono molte, molte figure, ma queste sono per lo più presenti in diverse scale. Naturalmente, ci sono molte serie, soprattutto alla fine degli anni ’80 e all’inizio degli anni ’90, che hanno cercato di raggiungere una scala uniforme (per lo più 1:40) per i loro modelli, come la Carnegie Collection o le prime figure di Schleich. Ma la maggior parte delle specie piccole sono state trascurate, anche se ci sono grandi eccezioni, come il Protoceratops Carnegie, da cui è partita la mia idea. Abbiamo deciso per la scala 1:35, perché con questa scala si possono raffigurare sia specie animali piccole e abbastanza grandi senza dover acquistare un nuovo appartamento a causa del poco spazio disponibile. Posizionare un sauropode e un Protoceratops uno accanto all’altro sulla stessa scala rende chiaro quanto fossero diversi questi animali. Trovo questa idea attraente e insegna le persone a capire le diverse dimensioni.

Quali erano i tuoi principali riferimenti? Quanta ricerca metti nel tuo lavoro?

I riferimenti più importanti per i nostri modelli sono principalmente le ossa e gli animali di oggi. Siamo fortunati a vivere in un’epoca in cui è facile conversare con altre persone in tutto il mondo. La conoscenza e le idee sono facilmente accessibili attraverso il World Wide Web e lo apprezziamo molto. Naturalmente, gli Skeletal di Scott Hartmann e molti altri sono degni di nota, ma la lettura di documenti scientifici è essenziale. Inoltre, ci sono molte informazioni nei libri e una visita al museo è sempre utile. Quando usiamo una fonte, cerchiamo di incorporarla di conseguenza sul nostro sito Web. La nostra immagine dell’animale viene poi creata attraverso l’interpretazione delle varie fonti.

Hai ricevuto assistenza da qualche paleontologo?

I paleontologi dilettanti contano? Il primo lavoro era ancora lontano da tale cooperazione. Le molte conversazioni con persone affini hanno reso chiaro che una cosa del genere può arricchire immensamente il nostro lavoro e sarei felice se potessimo sfruttare tali opportunità.

Come scegliete lo schema di colore e la Palette? Vi interesserebbe fare varianti di colore dei vostri dinosauri (dimorfismo sessuale, magari)?

Quando scegliamo il colore, diamo un’occhiata molto da vicino all’ambiente naturale in cui l’animale viveva. Se guardate gli animali di oggi che vivono in biomi simili, si ottiene una buona idea di come gli animali di quel tempo sabebbero potuti apparire. Ma bisogna anche considerare la posizione dell’animale all’interno del suo ecosistema. Doveva competere per il cibo? Viveva in branchi e doveva comunicare con la livrea? Doveva camuffarsi? Tutte queste domande hanno un ruolo.

Rappresentare il dimorfismo sessuale attraverso diversi colori ha perfettamente senso. Questo è particolarmente concepibile con le specie piumate, se si guarda agli uccelli di oggi. C’è anche una piccola differeziazione nei nostri Tethyshadros, come potrete vedere 😉

Ci puoi descrivere il vostro modo di lavorare?

Certo! Ma qui devo parlare per me stesso. L’approccio degli altri due artisti può ovviamente variare, ma è essenzialmente molto simile.

  1. All’inizio di una figura c’è sempre un’idea. Questa può arrivare all’improvviso, ma a volte si è alla ricerca di ispirazione.
  1. Quando so quale animale voglio fare, inizio a fare ricerche: ottengo ogni sorta di informazioni da libri, immagini, documenti scientifici, Internet, musei (se possibile), Film e penso se posso fare l’animale. Nella maggior parte dei casi vedo gli animali con occhi completamente diversi dopo. La lettura dei documenti in particolare è la più importante. Solo da lì e dai musei posso ottenere le dimensioni esatte delle ossa, che sono decisive per l’aspetto generale dell’animale.
  1. Comincio a modellare sul PC. Comincio con un modello con un basso numero di poligoni in una posa semplice fino ad arrivare alla Texture ed alla posa finale. Ci sono migliaia di video Timelapse fighi su internet che mostrano che tipo di lavoro viene fatto. È un lavoro che mi piace molto.
  2. Viene testato, testato, testato. La Texture è corretta? Può la figura reggersi in piedi? Ci sono errori nel modello? Si può produrre così? Noi artisti troviamo sempre qualcosa che avremmo potuto fare meglio 😉
  1. Tutti i dettagli sono ampiamente discussi con la manifattura e le figure sono fatte lì. Sembra facile, ma ci vuole un sacco di tempo e sono contento che abbiamo trovato il nostro produttore.

Puoi dirci qualcosa sui criteri con cui selezioni le specie da scolpire?

Soprattutto ora, all’inizio, troviamo eccitante affrontare animali che non sono già stati proposti 100 volte in forma di giocattoli. Abbiamo tutti le nostre preferenze e idee e discutiamo di ciò che è possibile. Ho anche uno sguardo molto attento ai desideri e ai suggerimenti della comunità e spesso mi capita di pensare: “Sì, grande idea. Ecco! Voglio farlo”. Soprattutto con le figure in scala 1:35, dobbiamo anche considerare fino a che punto abbia senso produrre certi animali. Sì, potremmo fare un Archeopteryx 1:35, ma il prezzo finale per il cliente non sarebbe giustificabile. Ecco perché cerchiamo di aggiungere piccoli extra, come il nido, la base o la Kotlassia.

E adesso… È l’ora del patriottismo! Vorremmo che parlassi dei prossimi modelli di Tethyshadros. Come ti è venuta in mente una specie così oscura e anatomicamente strana? cosa ti piace di più?

Ho riso un sacco a “l’ora del patriottismo!” Beh, ho scelto Tethyshadros per una serie di ragioni. All’inizio volevo dare vita a molte specie piccole, piuttosto sottorappresentate, perché credo che ce ne sia una mancanza sul mercato. Poi mi sono guardato intorno per vedere quali specie fossero adatte e avessero anche una buona documentazione fossile. Mi sono imbattuto in Tethyshadros. Ero consapevole che c’era questo piccolo adrosauro e in realtà (ecco di nuovo il patriottismo) mi piaceva l’idea che questo piccolo dinosauro potesse vagare per le isole europee del Cretaceo, anche in Germania. Sono sempre affascinato da tali esempi di nanismo insulare, dal momento che normalmente si conoscono solo gli adrosauri piuttosto grandi, come Edmontosaurus, Lambeosaurus, Corythosaurus ecc. Mi sono anche ripetutamente fermato a pensare come sarebbe accarezzarne uno piccolo. La scelta è stata rapida. In qualche modo, l’ho preso a cuore.

Hai affrontato qualche sfida particolare nello scolpire i modelli?

Oh sì, ci sono molte sfide. All’inizio, ho dovuto familiarizzare con tutti i software di modellazione 3D. Fortunatamente, è stato fatto in fretta.

Una grande sfida è sempre quella di gestire l’equilibrio tra un buon modello e la “producibilità”. Ho dovuto imparare nel modo più duro col Protoceratops, ad esempio come sul suo collare avesse molti cosiddetti undercuts. Chiunque abbia familiarità nel campo sa che questo porta a problemi con lo stampaggio a iniezione o semplicemente non lo rende possibile. Potreste non pensare che il Protoceratops sia stato fatto in due parti.

Un altro grande problema con la modellazione sul Computer è il trasferimento a un modello reale. Le Texture a volte non sono così “ruvide” come sono nel computer, forse anche perché la figura è più piccola del previsto. Modellare a mano ha chiari vantaggi qui. Ma questo è stato un processo di apprendimento e penso che vedrete una chiara differenza con Tethyshadros in particolare.

Quali sono le prossime iniziative che Fan e collezionisti possono aspettarsi in futuro?

Beh, sono passati alcuni giorni tra le domande e le mie risposte, in cui abbiamo presentato un altro modello: Lo Scutosaurus di Kayakasaurus, che alcuni Paleo-Nerd sicuramente conoscono. Sono molto felice di questo nuovo contatto e del fatto che possiamo aggiungere più idee, ispirazione, talento e abilità al nostro team.

A causa dello sforzo amministrativo elevato coinvolto nella creazione delle figure, purtroppo avrò meno tempo per la modellazione. Ma non so come sarà esattamente il nostro futuro dopo queste prime quattro figure. Dipende molto dal loro successo finanziario e se possiamo permetterci di più.

Una cosa che posso dire con certezza: non stiamo esaurendo le idee 😉

Questo è anche il motivo per cui, oltre alla serie principale, offriremo qualche altro modello a Shapeways. Poiché i modelli sono stampati lì, abbiamo uno spazio in cui possiamo essere creativi e non dobbiamo preoccuparci della produzione.

Puoi darci qualche Link al tuo sito o alle tue piattaforme Social? Dove possono acquistare i tuoi modelli i collezionisti?

Il nostro sito può essere raggiunto al seguente indirizzo:

wildpast-studio.de

Il sito non è ancora finito, ma è già possibile trovare informazioni sulle figure e gli animali lì, così come le nostre fonti.

Potete trovarci anche su

Instagram & Twitter

Facebook

Shapeways

Il canale Kayakasaurus disponibile su Youtube e che vale sempre la pena guardare:

Al momento le nostre figure sono disponibili presso Everything Dinosaur, Dan’s Dinosaurs e Urzeitshop. I Link ai negozi sono disponibili sul nostro sito web.

Grazie per avermi dato l’opportunità di scrivere alcune righe su Wild Past e me. Spero che voi, in quanto Dino-Nerd italiani, apprezzerete il Tethyshadros che abbiamo creato.


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