Brighstoneus (CollectA, 2023)

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Brighstoneus è un genere di dinosauro adrosauriforme descritto nel 2021, anche se i suoi resti furono scoperti nel 1978 nella formazione Wessex dell’isola di Wight. CollectA sembra avere una certa predilezione per i dinosauri di questo paleosito e così un paio di anni dopo ecco che ne rilascia una sua versione.

Il modello è lungo 14,5 cm, quindi siamo nel range della scala 1:55 se consideriamo che si stima una lunghezza di otto metri per questo adrosauro. Le dimensioni così contenute sicuramente aiutano ad abbassare di molto il prezzo, però se fosse stato un pò più grande sarebbe stato perfetto da affiancare al Neovanator CollectA uscito un paio di anni prima. Infatti questi due dinosauri non solo provengono entrambi dalla stessa formazione, ma sono stati letteralmente scoperti insieme negli stessi blocchi di roccia.

Al momento è stato descritto un solo esemplare di Brighstoneus. Lo scheletro non è completo ma c’è buona parte del cranio, molte vertebre con parte della gabbia toracica, parte del bacino e del femore destro. Possiamo già anticipare che molte delle caratteristiche del fossile sono state trasposte nella statuina.

La testa è sicuramente la parte scolpita meglio ed anche la più caratteristica. La forma è rettangolare e allungata, decisamente più di Iguanodon o Mantellisaurus, e spicca la protuberanza sul naso caratteristica di questo genere. Per quanto piccoli, sono ben visibili anche i fori per narici e orecchie mentre le squame sono molto più fini rispetto al resto del corpo. Il becco forse poteva essere più sporgente, purtroppo abbiamo solo la punta della mandibola e non sappiamo come la copertura cornea potesse alterarne il profilo. Infine, solita considerazione per le guance, al momento non ci sono certezze, ma ultimamente si propende per un aspetto simil lucertole, quindi col solco della bocca che prosegue ben oltre il becco. Invece in questo caso seguono il trend “simil mammifero” con la pelle che continua senza interruzioni dalla mascella alla mandibola.

Dal collo in poi le squame si fanno più grossolane anche se ventralmente tendono ad essere più piccole e sulla pancia sono arrangiate in una disposizione più regolare. Del collo non ci sono resti, ma in linea di massima poteva essere un pò più tozzo se consideriamo lo studio di F. Bertozzo del 2020 sul legamento nucale negli adrosauri.

Il corpo è abbastanza tarchiato com’è giusto che sia per un erbivoro. La bassa cresta lungo il dorso si basa sul fatto che le vertebre scoperte hanno dei processi spinosi, la stessa parte che forma la vela di Ouranosaurus o Spinosaurus, discretamente alti. Tra l’altro Brighstoneus potrebbe essere al momento il dinosauro più strettamente imparentato proprio ad Ouranosaurus, anche se non tutte le ricerche concordano con questo risultato. Sulla cresta ci sono anche delle spine dermiche non ritrovate in questo genere ma sicuramente presenti in altri adrosauri.

Della coda abbiamo solo poche vertebre, quindi per forza di cose va confrontata con quelle di generi affini. La lunghezza e la posa vanno bene, anzi, per fortuna non l’hanno resa un cilindro rigido. CollectA ha fatto un buon lavoro anche con i volumi: base molto massiccia ed estremità più sottile. A voler essere pignoli la punta sarebbe dovuta essere più esile, ma immagino che qui si tratti di un errore voluto per rendere il modello più resistente quando maneggiato dai bambini. Come di consueto c’è anche l’orifizio della cloaca, messo in evidenza da una colorazione più scura.

Gli arti sono basati su Iguanodon. Le proporzioni e la muscolatura sono tutto sommato corretti anche se, forse per dare più enfasi alla posa, l’anteriore destro è leggermente più lungo del sinistro. Vanno segnalate però delle inesattezze a livello di mani e piedi. Le zampe anteriori sono scolpite bene, hanno cinque dita e di queste solo le prime tre sono artigliate. Il primo ha il classico unghione, le successive tre sono moderatamente fuse tra loro e il quinto sporge a parte. Fin qui tutto bene, al massimo primo e quinto dito potrebbero essere più appuntiti. Il problema è che la mano è pronata con i palmi rivolti all’indietro. Invece si sa per certo dalle piste di impronte fossili che i palmi delle mani dovrebbero guardare verso l’interno. Di conseguenza le mani dovrebbero essere ruotate di novanta gradi per trovarsi nella posizione corretta. Le zampe posteriori hanno tre dita, tutte artigliate, e questo va bene; tuttavia manca il cuscinetto carnoso. Anche stavolta sappiamo di per certo della sua esistenza grazie alle impronte fossili.

Dinosaur Ridge (Colorado)

La livrea non è particolarmente sgargiante, tuttavia si adatta bene ad un ambiente secco con un clima simil mediterraneo come quello che doveva esserci sull’isola di White nel Beremmiano, 125 milioni di anni fa.

Veniamo alle considerazioni finali. Il Brighstoneus CollectA è molto carino e racchiude tutte le caratteristiche principali di questo dinosauro, tra l’altro non ne esistono al momento altri modelli in commercio. In più il prezzo è assolutamente abbordabilissimo. Quindi nonostante ci sia qualche imperfezione non possiamo non promuoverlo, soprattutto se in compagnia con gli altri dinosauri della formazione Wessex.

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